Le suture avanzate nella chirurgia protesica di anca e ginocchio

Qual è l’importanza di sutura e medicazione nell’intervento di protesi di anca e di ginocchio?

Nel campo della chirurgia protesica di anca e di ginocchio le complicanze post-operatorie sono rare e nella gran parte dei casi si manifestano con un ritardo nella guarigione della ferita chirurgica o in una infezione superficiale del sito chirurgico. Pur essendo delle complicanze gestibili in ambito ambulatoriale, dunque senza necessità di ricovero in ospedale, esse possono creare particolare discomfort nel paziente e, se non trattate adeguatamente e tempestivamente, possono portare a conseguenze più severe come le infezioni profonde del sito chirurgico. Negli ultimi anni la letteratura scientifica ha dimostrato ampiamente come l’utilizzo di suture avanzate abbia un impatto positivo nella prevenzione di queste problematiche ma, per via degli elevati costi e della curva di apprendimento necessaria per il loro corretto utilizzo, esse non sono ancora diventate di uso comune.

Che cos’è una sutura avanzata?

Una sutura avanzata è una tecnica che consente di chiudere le ferite chirurgiche senza i punti tradizionali che necessitano di una rimozione manuale. I vantaggi sono:

  • accurata e progressiva sutura per strati, dal più profondo alla cute, con chiusura ermetica della capsula articolare attraverso una sutura con filo barbato e chiusura della cute con sutura estetica intradermica senza fili di sutura visibili esternamente.
  • innovativa rete adesiva al posto del normale cerotto, su cui viene stesa una colla dermica al cianoacrilato che sigilla la ferita chirurgica, creando uno strato impermeabile ed elastico, resistente alla trazione, che rappresenta una efficace barriera antrimicrobica
  • Nessuna medicazione da fare e nessun punto di sutura da rimuovere
  • Grazie alla pellicola trasparente ed idrorepellente, si ha feedback costante dello stato della ferita chirurgica e possibilità di fare la doccia senza particolari accorgimenti

Quali sono le principali caratteristiche delle suture avanzate?

Tecnologia Antimicrobica
Oltre all’utilizzo della pellicola adesiva che rappresenta una efficace barriera antimicrobica, c’è la posibilità di utilizzare suture avanzate impregnate di agenti antimicrobici, come il triclosan, che riducono la colonizzazione batterica intorno alla ferita. Questa tecnologia aiuta a prevenire infezioni nel sito chirurgico, diminuendo così la necessità di trattamenti antibiotici post-operatori e migliorando i tempi di recupero.

Migliore Adesione ai Tessuti
Le suture avanzate sono progettate per garantire una migliore adesione ai tessuti. Ciò contribuisce a una chiusura più sicura e stabile della ferita, accelerando il processo di cicatrzzazione e riducendo le deiscenze della ferita e, conseguentemente, delle infezioni.

Riduzione della Traumatizzazione dei Tessuti
Grazie a materiali più morbidi e a tecnologie di progettazione avanzate, queste suture minimizzano il traumatismo ai tessuti durante la chiusura. Questo riduce l’infiammazione e favorisce un ambiente più favorevole alla guarigione.

Ottimizzazione dei Tempi di Chiusura
Le suture avanzate, come quelle barbate, possono ridurre il tempo di chiusura della ferita. Meno tempo in sala operatoria significa una minore esposizione a potenziali fonti di infezione, contribuendo a un recupero più rapido e sicuro.

Evidenze Cliniche
Studi scientifici recentemente pubblicati sul Journal of Arthroplasty (la rivista ufficiale dell’Associazione di Chirurgia di Anca e Ginocchio Americana)  hanno dimostrato che l’uso di suture avanzate è associato a tassi significativamente più bassi di complicanze, tra cui infezioni e ritardi nella guarigione delle ferite.

Quindi, investire in suture avanzate non è solo una questione di innovazione, ma è fondamentale per migliorare i risultati clinici e la qualità della vita dei pazienti. La prevenzione delle infezioni chirurgiche e il supporto a una guarigione rapida sono obiettivi chiave nella chirurgia moderna, e le suture avanzate rappresentano uno strumento efficace per raggiungere questi risultati.

Seguono immagini di suture e medicazione avanzate di miei pazienti con risultati clinici a medio-lungo termine della ferita chirurgica


Chirurgia Robotica

Se l’aiuto dei robot in sala operatoria può sembrare qualcosa di futuristico e lontano dalla realtà, è invece uno strumento sempre più diffuso ed utilizzato routinariamente da molte specialità chirurgiche, non ultima quella della chirurgia protesica di anca e di ginocchio.

L’utilizzo del robot permette infatti di posizionare l’impianto protesico in maniera più precisa e di ricostruire in maniera più accurata la biomeccanica dell’articolazione nativa: ciò può significare sia una maggior soddisfazione da parte del paziente che una maggior durata dell’impianto. 

Generalmente, tutti i pazienti candidati ad intervento di ricostruzione protesica di anca e ginocchio possono beneficiare di questo tipo di chirurgia senza limitazioni

Come funziona?

Durante gli esami pre-operatori, viene eseguito anche un esame TC dell’arto inferiore che permetterà di generare un modello anatomico 3D virtuale, corrispondente con precisione all’articolazione del paziente e su cui vengono pianificati digitalmente il posizionamento e la dimensione delle componenti protesiche. 

Una volta validata dal chirurgo la pianificazione digitale in fase pre-operatoria, durante l’intervento chirurgico il braccio robotico - su cui vengono montati gli strumenti per eseguire le resezioni ossee - si posizionerà con precisione a livello dell’articolazione dell’anca o del ginocchio e permetterà di rimuovere le parti degenerate per fare spazio alle nuove componenti protesiche. 

Durante tutta la fase dell’intervento, inoltre, l’assistenza robotica fornisce al chirurgo preziose informazioni cinematiche sulla tensione ed il bilanciamento dell’articolazione, entrambi fattori che influenzano la stabilità e la longevità dell’impianto protesico definitivo e riducono il margine di errore intra-operatorio. 

Quali sono i vantaggi?

Il vantaggio principale della sostituzione protesica di anca e di ginocchio con assistenza robotica è la personalizzazione dell’impianto protesico, le cui dimensioni e posizionamento vengono pianificate esattamente sulla base dell’anatomia e della tensione capsulo-legamentosa del paziente, nonché sulla cinematica dell’articolazione che è specifica per ogni individuo. 

La tecnica robotica, inoltre, riduce il rischio di danneggiare le strutture neurovascolari e legamentose adiacenti all’articolazione, grazie al braccio robotico -su cui vengono montati gli strumenti chirurgici- che si muove solo entro determinati “confini virtuali” basati sulla mappatura digitale dell’anatomia del paziente. 

Infine, la possibilità di ricostruire con precisione i parametri biomeccanici dell’articolazione significa restiture al paziente la sensazione di un’anca o di un ginocchio più vicini alla cinematica nativa, che si traduce potenzialmente in una maggior soddisfazione nel post-operatorio e ad una maggior durata dell’impianto protesico.


Protesi di ginocchio mininvasiva

L’intervento chirurgico di sostituzione protesica del ginocchio mininvasiva permette di rimuovere le parti degenerate dell'articolazione malata e di sostituirle con un impianto protesico di ultima generazione che riproduce le proprietà anatomiche e biomeccaniche dell’articolazione sana.

Rappresenta una procedura chirurgica sicura e affidabile che consente di alleviare il dolore e la rigidità e di riportare il paziente ad una qualità della vita soddisfacente

Nello specifico, l’intervento viene personalizzato sulla base del numero di compartimenti interessati dal processo degenerativo: in caso di artrosi del solo comparto interno o esterno del ginocchio, oppure della sola articolazione femoro-rotulea, verrà effettuata una procedura mininvasiva di sostituzione monocompartimentale del ginocchio, rivestendo con una piccola componente metallica (lega di titanio e/o cromo-cobalto o zirconio ossidato) la sola porzione degenerata del ginocchio. In caso invece di degenerazione artrosica diffusa, sarà necessario intervenire con una sostituzione protesica totale del ginocchio, che prevede similmente un rivestimento metallico dell’intera porzione di femore distale e di tibia prossimale, con un inserto plastico in polietilene che vicaria l’azione della cartilagine, dei menischi e del pivot centrale del ginocchio (legamento crociato anteriore e posteriore). 

L’intervento è doloroso?

Rispetto al recente passato, la gestione del dolore nella chirurgia protesica di anca e di ginocchio ha fatto passi da gigante. Se infatti un tempo la somministrazione degli antidolorifici avveniva quasi esclusivamente a richiesta ed il paziente rimaneva spesso a letto sofferente, oggi il dolore postoperatorio viene trattato prima ancora della sua insorgenza sia attraverso farmaci di ultima generazione, sia attraverso il “blocco antalgico”, ovvero un piccola puntura eseguita con l’aiuto dell’ecografo che permette di “addormentare” il nervo sensitivo che conduce lo stimolo dolorifico della parte interessata.

Ciò si traduce in un rapido recupero che consente di camminare già dopo poche ore dall’intervento chirurgico e di affrontare già in prima giornata post-operatoria un’intera sessione di fisioterapia senza particolare dolore.


Protesi d’anca mininvasiva

L’intervento chirurgico di sostituzione protesica dell'anca mininvasiva permette di rimuovere le parti degenerate dell'articolazione malata e di sostituirle con un impianto protesico di ultima generazione che riproduce le proprietà anatomiche e biomeccaniche dell’articolazione sana, riducendo al minimo le perdite ematiche per consentire un recupero il più rapido possibile. Nello specifico, la porzione di femore interessata dall’artrosi verrà ricostruita attraverso uno stelo femorale composto da una lega di titanio, mentre l’acetabolo (la porzione di bacino con cui si articola il femore) -anch’esso interessato dal processo degenerativo- verrà rivestito con una coppa emisferica in lega di titanio.

L’impianto si completa di una testina in ceramica (ossido di alluminio) che si articola con un inserto in polietilene.  

L’intervento di sostituzione protesica dell’anca rappresenta una procedura chirurgica sicura e affidabile che consente di alleviare il dolore e la rigidità e di riportare il paziente ad una qualità della vita soddisfacente.

Gli obiettivi dell'intervento chirurgico sono infatti quelli di liberare l'articolazione dell'anca, bloccata meccanicamente dal processo degenerativo artrosico, riportandola quindi alla mobilità pre-artrosica  e migliorando di conseguenza la deambulazione ed altri movimenti prima difficoltosi come chinarsi in avanti, allacciarsi le scarpe o accavallare le gambe.

L’intervento è doloroso?

Rispetto al recente passato, la gestione del dolore nella chirurgia protesica di anca e di ginocchio ha fatto passi da gigante. Se infatti un tempo la somministrazione degli antidolorifici avveniva quasi esclusivamente a richiesta ed il paziente rimaneva spesso a letto sofferente, oggi il dolore postoperatorio viene trattato prima ancora della sua insorgenza sia attraverso farmaci di ultima generazione, sia attraverso il “blocco antalgico”, ovvero un piccola puntura eseguita con l’aiuto dell’ecografo che permette di “addormentare” il nervo sensitivo che conduce lo stimolo dolorifico della parte interessata.

Ciò si traduce in un rapido recupero che consente di camminare già dopo poche ore dall’intervento chirurgico e di affrontare già in prima giornata post-operatoria un’intera sessione di fisioterapia senza particolare dolore.